giovedì 10 marzo 2011

Restyling: tossina botulinica contro le rughe


In quest'epoca è una prassi diffusa, anzi obbligatoria, investire delle risorse (economiche e non) per “farsi belli”, e il software non si esime da questa tendenza. A salvarci dagli effetti di tale deviazione, per fortuna, è l'indiscutibile fatto che la bellezza è soggettiva.



La corrida: Windows Seven vs Mac OS X Lion vs KDE 4.6 vs Gnome 3

Adesso affondiamo i nostri canini in un classico, ma non comune, confronto:
Windows Seven vs Mac OS X Lion vs KDE 4.6 vs Gnome 3
come se fossero quattro diverse utilitarie esposte in una concessionaria e per le quali ci è stato chiesto di giudicarle esclusivamente guardando le foto dei depliant.



KDE 4.6


KDE segue la rotta de “Il moderno tamarro”, purtroppo quei tocchi moderni stanno diventando prepotentemente aggressivi nei confronti di una più essenziale e beata eleganza che si intravede tra le righe.
Una modernità tradotta in trasparenze, ombre e luci effetto neon ricorda un futuro vecchio. Chi di noi, guardando un vecchio film ambientato nel futuro, non si è trattenuto dal pensare: “come avevano immaginato vecchio il futuro”. Ebbene, gli screenshot di KDE 4.6 mi ricordano l'opera di quei registi che eccedevano con l'evocazione di elementi che, per loro, erano rappresentativi del futuro.


Windows Seven


Windows Seven segue la rotta del “Prodotto Bio con ingredienti OGM”. Un prodotto di uso e consumo di massa snellito per ridurre l'impatto negativo con l'utente ma, nel contempo, utilizzando, in quella miscela, ologrammi tattoo e una vecchia argenteria lucidata a nuovo (pulsanti).


Mac OS X Lion


Mac OS X Lion segue la rotta del “I miei occhi hanno visto cose che voi umani non potreste mai immaginare”. L'uso della “profonda” tridimensionalità della dock, che sembrerebbe rimanere anche in questa prossima versione, è paragonabile alla spada laser dei Cavalieri Jedi di Guerre Stellari in una sparatoria nelle strade di New York: attrae solo i “Jedi”.


Gnome 3


Gnome 3 segue la rotta del “I bisogni dovrebbero essere minimal”. L'aspetto dell'atteso Gnome 3 è un minimal look elegante e sobrio, ma, forse per far fede al concetto di minimal, risulta essere un minimal restyling, infatti, per essere una major release, si porta appresso ancora troppi elementi “vecchi” della versione precedente.


Fatti non foste a viver come bruti

Orbene, il bruto che è in me è andato a caccia del brutto in loro. Una breve carrellata su alcuni dettagli del futuro (niente di nuovo) disegnato nei nuovissimi Desktop Environment:

I Window Buttons



KDE 4.6 ritiene che l'utente sia un abile arciere, con questa convinzione ha pensato, in un'ottica errata di essenzialità e pulizia, di minimizzare gli usatissimi pulsanti (Iconizza, Massimizza e Chiudi) in tre piccoli testicoli di topo.


Mac OS X Lion viaggia su tutt'altra sponda: le palle devono stare a sinistra. Pur sempre rimangono piccole palle di topo. La sua (e dei suoi predecessori) brillante idea di accessibilità è stata quella di rimuovere i simboli e colorarle come un semaforo da balera degli anni '80, ma ahimè tale concetto di accessibilità si scontra con le realtà tipo il daltonismo e i device monocromatici.


Windows Seven identifica bene i pulsanti, dando maggiore risalto a quello più strategico (il Chiudi). Purtroppo, il look di quei pulsanti risulta una lucidatura di un oggetto vecchio. L'effetto glass, l'illusione del rilievo e il doppio contorno iniziano a soffrire dell'olezzo di una stantia modernità; inoltre il loro aspetto nell'immagine complessiva della finestra è troppo enfatizzato, tanto da invitare prepotentemente l'utente a chiudere la finestra appena aperta!


Gnome 3 pondera meglio la comodità d'uso (un'area cliccabile grande) con un aspetto sobrio, elegante e uniforme alla finestra. Per aggiudicargli un voto più alto, mi aspetto però che quando il cursore si posizioni sopra i pulsanti questi vengano evidenziati con dei forti e significati colori, come il rosso per il chiudi e così via ...ma dallo screenshot questo non si può sapere.
 (AGGIORNAMENTO: l'odierno freeze dell'interfaccia grafica, conferma, a differenze dell'immagine riportata qui, l'assenza dei pulsanti Minimizza e Massimizza. Sarò tradizionalista, ma questo concetto di Minimal sta divento troppo estremo per i miei gusti, ed ecco un hack che dovrebbe dar pace ai tradizionalisti come me: lanciando questo comando da shell dovrebbero ricomparire i tasti:

gconftool-2 --set "/apps/metacity/general/button_layout" --type string ":minimize,maximize,close" )



La system tray

Per la system tray le differenze tra i vari DE si stanno appianando, sembrerebbe che i vari programmatori condividano la medesima tendenza a una grafica più discreta, essenziale e meno invasiva. Il trend sembra essere ormai segnato, giudicate voi:



Mac OS X Lion continua ad adottare le icone monocromatiche minimal style e ben definite.



Gnome 3 ricalca lo stile minimalista di Mac OS X scegliendo però una cromia piatta in negativo.



Windows Seven segue la stessa tendenza dei suoi concorrenti.



KDE 4.6 ha adottato anch'esso lo stile monocromatico delle icone ma porta con sé un imprinting diverso, per via della dimensione delle icone, della loro proporzione nella barra e per quell'accennato stile Glass, tuttavia proprio ciò mi lascia un tenue retrogusto amarognolo e pesante.





Le finestre



KDE 4.6 ha creato un'enorme superficie grigio cremazione, dove disperdere con poca armonia parole con un font anoressico, minuscoli elementi e icone True Life. Il pallino a sinistra è ridondante in un'ottica (auspicata) di minimalismo e pulizia dell'interfaccia; inoltre anteporre ad esso l'iconcina del programma è a dir poco raggelante.
Non posso non aggiungere che l'inconsapevole eccessiva tendenza alle trasparenze portano a incongruenze funzionali, ad esempio guardando la foto, l'utente non riesce a capire chiaramente quale finestra abbia il focus.



Mac OS X Lion, anche qui il grigio domina ma senza appesantire grazie alle tenui sfumature. L'eleganza e la raffinatezza degli elementi è impeccabile.
Sinceramente, per quanto riguarda il desktop (vedi questa foto), speravo in un definitivo abbandono della dock 3D a favore di qualcosa meno keech.



Windows Seven è l'unico che azzarda l'utilizzo di un colore oltre alla cromia della scala dei grigi (forte dell'esperienza con il Blu nausea da mare di XP). L'impatto cromatico complessivo è solare, ma i dettagli sono “adolescenti”. I pulsanti Avanti e Indietro, con effetto bassorilievo sul vetro zigrinato con ologramma che assembla la finestra, sono una rivisitazione del ricordo preistorico delle interfacce “plastiche”.



Gnome 3 si veste di eleganza e semplicità, purtroppo non acquista ancora quel grado di raffinatezza che lo potrebbe elevare a un giusto riconoscimento per le scelte adottate. Le icone avrebbero bisogno di assimilare maggiore qualità e infondere più professionalità pur rimanendo in un sobrio concetto di semplicità; inoltre, forse (dovrei provarlo), ritengo che Gnome 3 faccia un uso eccessivo di superficie per il titolo e i menu a discapito dei dispositivi sempre più wide.


Considerazioni

Il Desktop Environment perfetto e bello per tutti in modo univoco non esiste. I canoni della bellezza sono soggettivi, le capacità dei Programmatori sono limitate a quelle "umane" e gli utenti Kattivissimi come me avranno sempre occasione per criticare.


Maggiori informazioni

Windows Seven
Mac OS X Lion
KDE 4.6
Gnome 3

6 commenti:

  1. Vorrei scegliere me qui per Windows 7. Ma una articoli molto interessanti e utili. Mi piace molto.

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  2. Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.

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  3. ma provare prima di recensire? Gli aspetti grafici si possono cambiare con 2 click, analizziamo usabilità e risorse necessarie a fare la stessa cosa...

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  4. @Giuseppe
    aggiungerei un più approfondito "effimero" ..effimero come la bellezza, le opinioni e i commenti ;-)


    @Anonimo
    Gli aspetti grafici si possono cambiare, i Sistemi Operativi si possono cambiare, le risorse si possono cambiare e le persone possono cambiare... secondo questo criterio non si potrebbe parlare di niente.
    Accetto di buon cuore il tuo suggerimento anche se è accompagnato da una ridicola obiezione.

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  5. Ti prego entra subito nella fase del programmatore/designer 6.0 , scavalca le altre non ti preoccupare...si creeranno roumors frikkettoni incontenibili ad un tale parossismo che il tuo estro creativo sgorgherà fuori in preda ad un malcelato /protagonistico/superbo/dispendioso( per gli altri) desiderio di affermazione , pari se non superiore a quello di critica...non mi fare però come quel stilista francese John Galliano che evocava le camere a gas per i commentatori "inferiori"...ciao cattivissimo te.
    bnt

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