Non mi sono mai definito un nerd o geek e tantomeno non ho mai partecipato a un qualunque evento che contemplasse di esserlo per accedervi. Tuttavia vi confesso che da sempre mi assilla il pensiero: “ma che cavolo (versione edulcorata della reale espressione usata) si fa a un ritrovo di nerd?” E se a ciò si aggiunge la stravaganza di un “Summer Summit” organizzato in Primavera, era inevitabile che non potessi mancare a questo evento.
“Non c'è ADSL, non c'è telefono,
non c'è campo, non c'è elettricità... . Il ritrovo è in una casa
di montagna. Se non porti PC, prolunghe con multiprese, cavi
Ethernet, switch, hub usb, ponti radio e micro pannelli fotovoltaici
per alimentare ciascun single core sei uno sfigatto”.
Questa l'email in circolare di invito
per il Debianizzati Summer Summit
edizione 20131.
Foto: la camerata per la notte, fortunatamente mi ero portato il sacco a pelo
Ricevuto
l'invito, ho “replyato” l'email chiedendo se potevo essere uno
sfigatto2 limitandomi a portare un liquore alla genziana fatto in
casa. Ovviamente sì. PerTosse
ha portato i carciofi, JeepPass
una piastra elettrica a induzione, BarbaBarba
l'intero costato di un qualche quadrupede per la grigliata... .
Ed
ecco che la presenza di soli sfigatti
ha battezzato il codename (molto ubuntiano3) dell'evento, classico
esempio di “Reverse
Engineering”
(ndr,
solo alla stesura di questo mio “resoconto-fantasy” mi è sorto il sospetto
che sfigatto
potesse essere semplicemente un errore di stompa nel testo
dell'invito).
250 km per scoprire se sono a tutti gli effetti un nerd e, soprattutto, che
cavolo si fa a un ritrovo di nerd. Chilometri in cui penso che non
indosso t-shirt, bermuda e scarpe da jogging, che nel mio lato oscuro
uso tranquillamente anche altri sistemi operativi e, infine, che
qualcuno potrebbe farmi domande a cui non saprei rispondere, come
qual è la differenza tra Dash e Bash? (il primo è un detersivo, il
secondo ...azz, sarà un ammorbidente!?). Strada che percorro mentre
viaggio negli stereotipi di questi raduni.
Una strada percorsa da altri prima di me. Giusto 24 ore prima. Infatti, la brama
per l'evento, quasi annuale (segue la filosofia Debian: non ha
cadenza regolare, si fa quando è pronto), è tale che alcuni
partecipanti sono arrivati così in anticipo che hanno stazionato la
notte prima nel parcheggio del ritrovo. Si riconoscono facilmente
perché uno ha il security glass code del finestrino tatuato sulla
guancia e l'altro il pomello del cambio in bassorilievo nella milza
(ben visibile anche senza radiografia).
L'evento, strutturato in organizzatissime sessioni, ha inevitabilmente raccolto
i più famosi guru del panorama digitale. In questi frangenti le
parole per riuscire a continuare la descrizione diventano povere,
misere, inconsistenti, inutili. Vederli tutti riuniti lì è stato...
e subito dopo mi
sono detto “ma che cavolo (versione edulcorata della reale
espressione usata) si fa a un ritrovo di guru?”
Foto: la tavolata dei Guru. Vederli tutti riuniti lì è...
Velocità di boot
È risaputo: non c'è appassionato che non smanetti sul proprio PC per avere un
sistema che faccia il boot nel minor tempo possibile. Qualche secondo
guadagnato può trasformasi nell'agognato successo atteso da circa
365 giorni.
Chiunque è
disposto a togliere servizi, funzionalità e quant'altro pur di
primeggiare in quest'esibizione.
Al mio arrivo, i
Notebook erano stesi sul tavolo tra energy drink, caffè ed energy
drink, caffè. Tutti con il dito sul tasto di accensione e lo sguardo
da killer.
Appena dopo
l'accensione, alla schermata di “sistema
operativo mancante” Tolomeo ha urlato: “boot
finito”. Si è aggiudicato la vittoria e il nostro rispetto. È
stata una grande lezione, abbiamo capito che, tra tutti i tips &
tricks, il non installare alcun sistema operativo risulta essere la
soluzione più performante per un computer.
BarbaBarba,
si aggiudica il secondo posto con un ambiente ultra light: così
minimalista che può usare il notebook unicamente come cornice
digitale per il wallpaper. Dopo 165 secondi e aver mangiato i
carciofi cucinati sulla griglia da PerTosse, abbiamo visto
comparire lo splash screen del window manager sul suo notebook. Nel
frattempo abbiamo messo la moka del caffè sul fornello. Bevuto il
caffé. Corretto la tazzina con il liquore alla genziana. Preparata
un'altra moka. Ed ecco apparire l'agognato wallpaper sul desktop di
BarbaBarba che gli fa vincere il secondo posto sui due
partecipanti alla competizione. In conferenza stampa, BarbaBarba
ha dichiarato che avrebbe potuto far meglio se non fosse stato per un
servizio non ben identificato (cups), probabilmente usato da
sistemi embedded come per le lavastoviglie, che gli ha rallentato il boot
del sistema.
Sicurezza
Dopo la velocità,
nell'incipit del nerd
primeggia la sicurezza del proprio computer. Pertanto, dopo la
spossante attesa per vedere tutti i notebook terminare la
competizione di velocità, ecco una sessione dove gli invitati
sottopongono il proprio PC a dei test di penetrazione da parte degli
altri.
Nel frattempo
BrrNikita mostra un machete, ma all'unanimità viene bocciato
quel tipo di penetration test suite e placcato lui, senza
approfondire se l'intento di BrrNikita volesse essere quello.
JeepPass
utilizza Ratpoison come window manager e per sbloccare lo schermo
preme una sua combinazione segreta di tasti: ctrl+alt+QWERTYUIOP
tutti contemporaneamente. Nessuno di noi è riuscito a violare il suo
PC, solo lui che ha il 49 di piede.
BarbaBarba,
invece, ha creato uno script che gli cambia la password con un
algoritmo randomico ogni volta che si accede al suo PC per effettuare
il login. Nessuno è riuscito a penetrare il suo computer, nemmeno
lui da quando ha installato questo script.
Foto: il "classico" e user friendly desktop di Ratpoison (...sicuramente più chiaro di Metro)
“Toolkit”: equipaggiamento
Eh, sì, il
corredo nella borsa del notebook è indubbiamente una forma per
esibire in modo inequivocabile la skill del proprietario. Quindi, è
stata allestita un'apposita sessione da red carpet.
JeepPass ha
sfilato portando un cavo HDMI con schermatura finemente tessuta in
“seta ceramica con ioni d'argento” firmata Richard Ginori.
BarbaBarba
ha sfilato fuori il suo notebook da 17”, il rialzo inclinato,
l'alimentatore da 3,3 Kw, e, dal kit del suo baule, anche il tavolo
Ingartop di IKEA
completo di chiavi e istruzioni per il montaggio, oltre a una sedia
di legno massello con la seduta in paglia
di Vienna... tutto a corredo del suo “portatile”.
Non solo PC
Già, un vero nerd
non si limita al solo PC, adora smanettare su qualsiasi oggetto che
contiene un processore.
BarbaBarba
ha voluto mostrare, tramite collegamento SSH, il suo
Raspberry Pi lasciato accesso sulla scrivania di casa.
Purtroppo ha dovuto rinunciare in quanto non è riuscito a effettuare
il login al suo notebook a causa del ferreo script di sicurezza.
JeepPass,
invece, ha esibito una piastra cubica (Zotac) con una cover simil
vetro ceramica. Sui lati ci sono porte USB, HMDI, Ethernet, 1 x
204-pin SO-DIMM…
. Nessuno ha capito
l'utilizzo di quelle porte, ma tutti abbiamo chiesto a PerTosse
di preparare la moka del caffè da metterci sopra.
Purtroppo il caffè non è venuto e le cause possono essere solo due:
o la moka non era adatta a un fornello elettrico a induzione, oppure
quella piastra non è un fornelletto elettrico. Al prossimo DSS
dissolveranno questo dubbio.
Foto: la "piastra" della Zotac con cui non siamo riusciti a fare il caffè
Hacker in azione
Come qualsiasi evento cult di questo tipo, non è mancata una
sessione per le esibizioni hacker dei partecipanti.
Tolomeo ci ha sorpreso "craccando" con estrema facilità la
licenza di Linux: ha distribuito ai presenti i binari del kernel
ricompilati da lui senza rilasciare i sorgenti.
BrrNikita, invece, ha craccato una bottiglia di Barbera
rimuovendo l'etichetta originale e incollando, al suo posto, un'altra
con il logo di Debian.
Tutti gli altri, invece, si sono limitati a violare la bottiglia di
vino sfruttando una falla nota nel tappo (con un trojan "cavatappi" si stappa).
Conclusione
Non crederete che quello che ho scritto fin qui corrisponda alla
realtà? Escludendo gli aneddoti più coloriti, che sono ovviamente
veri (neanche con la più fervida immaginazione avrei potuto pensare
simili cose), l'intero articolo è frutto di luoghi comuni, di cui
Internet ne è il più grande divulgatore, che nei 250 km di viaggio
ho mesciuto assieme ai dubbi e alla musica degli
The Offspring per togliermi quel velo di granitica maturità
sedimentata dalla quotidianità e inadatto a un incontro tra nerd, geek, dork.
La catarsi del viaggio ha edificato in me l'evento e le persone prima
che io ci arrivassi. La curiosità o smania di dare una forma,
concretizzare ed etichettare un qualcosa che finora era relegato a un
mondo parallelo e virtuale è insensata quanto lo sono i luoghi
comuni. Perché non c'è niente di più concreto, benché
inconsistente e privo di forma ed etichetta, quanto l'empatia
nell'amicizia.
Una stretta di mano e una risata valgono tutti i chilometri di
strada. Non c'è bit che possa competere.
Foto: il DSS 2013 raccontato a strisce
“Ma che cavolo
(versione edulcorata della reale espressione usata) si fa a un
ritrovo di nerd?” Beh, in un prossimo non definito evento otterrò
una risposta a questo mio dubbio, nel frattempo ho dissolto
l'altro mio quesito: Nerd? No, non ancora, per adesso sono
solo uno sfigatto!
Foto: il guru delle API se ne va in Vespa... arrivederci al prossimo DSS
Note
1 l'evento, non ufficiale, è stato organizzato da appassionati della distro GNU/Linux Debian della comunità Debianizzati
2 sfigatto è quel gatto nero che quando attraversa la strada tutti si toccano gli zebedei.
3 i codename dei rilasci di Ubuntu Linux hanno la caratteristica di assumere nomi di strani animali
barbabarba è già pronto per la prossima sfida al boot più veloce.
RispondiEliminaHa rimosso cups ma ha aggiunto exim4.
per il resto questa è una relazione attesa da molti, che volendo potranno partecipare al prossimo DSS , sempre che ci siano ancora posti letto.
PS. Una stretta di mano e una risata valgono tutti i chilometri di strada. Non c'è bit che possa competere.
anonimo MC
Certo che una mail con in allegato un bicchiere di vino avreste pure potuto inviarmela...
RispondiEliminaI nerd lo sanno fare, no?
anonimo pmate
Certo che lo sanno fare!!! Ma quando abbiamo provato a fare l'attachment, versando il vino nella porta USB, il PC si è stranamente spento.
EliminaAh ok, bug noto.
RispondiEliminaAvreste dovuto ricompilare l'enokernel ma scommetto che le patch le avevate già ingurgitate tutte.
anonimo pmate
Dall'orario dei commenti più che anonimi si pare insonni
RispondiEliminaDato che conservo ancora la bottiglia, per il prossimo ritrovo la farò trovare rabboccata.
anonimo MC
È stato una giornata fantastica.
RispondiEliminaSpero di poter partecipare anche al prossimo !
Magari vengo un pochetto più preparato e mi faccio firmare la mia chiave da voi altri nerd :P
G