lunedì 27 maggio 2013

Debianizzati Summer Summit 2013, codename: “sfigatto”


Non mi sono mai definito un nerd o geek e tantomeno non ho mai partecipato a un qualunque evento che contemplasse di esserlo per accedervi. Tuttavia vi confesso che da sempre mi assilla il pensiero: “ma che cavolo (versione edulcorata della reale espressione usata) si fa a un ritrovo di nerd?” E se a ciò si aggiunge la stravaganza di un “Summer Summit” organizzato in Primavera, era inevitabile che non potessi mancare a questo evento.


Non c'è ADSL, non c'è telefono, non c'è campo, non c'è elettricità... . Il ritrovo è in una casa di montagna. Se non porti PC, prolunghe con multiprese, cavi Ethernet, switch, hub usb, ponti radio e micro pannelli fotovoltaici per alimentare ciascun single core sei uno sfigatto”.
Questa l'email in circolare di invito per il Debianizzati Summer Summit edizione 20131.

Foto: la camerata per la notte, fortunatamente mi ero portato il sacco a pelo 

Ricevuto l'invito, ho “replyato” l'email chiedendo se potevo essere uno sfigatto2 limitandomi a portare un liquore alla genziana fatto in casa. Ovviamente sì. PerTosse ha portato i carciofi, JeepPass una piastra elettrica a induzione, BarbaBarba l'intero costato di un qualche quadrupede per la grigliata... .
Ed ecco che la presenza di soli sfigatti ha battezzato il codename (molto ubuntiano3) dell'evento, classico esempio di “Reverse Engineering (ndr, solo alla stesura di questo mio “resoconto-fantasy” mi è sorto il sospetto che sfigatto potesse essere semplicemente un errore di stompa nel testo dell'invito).


250 km per scoprire se sono a tutti gli effetti un nerd e, soprattutto, che cavolo si fa a un ritrovo di nerd. Chilometri in cui penso che non indosso t-shirt, bermuda e scarpe da jogging, che nel mio lato oscuro uso tranquillamente anche altri sistemi operativi e, infine, che qualcuno potrebbe farmi domande a cui non saprei rispondere, come qual è la differenza tra Dash e Bash? (il primo è un detersivo, il secondo ...azz, sarà un ammorbidente!?). Strada che percorro mentre viaggio negli stereotipi di questi raduni.
Una strada percorsa da altri prima di me. Giusto 24 ore prima. Infatti, la brama per l'evento, quasi annuale (segue la filosofia Debian: non ha cadenza regolare, si fa quando è pronto), è tale che alcuni partecipanti sono arrivati così in anticipo che hanno stazionato la notte prima nel parcheggio del ritrovo. Si riconoscono facilmente perché uno ha il security glass code del finestrino tatuato sulla guancia e l'altro il pomello del cambio in bassorilievo nella milza (ben visibile anche senza radiografia).


L'evento, strutturato in organizzatissime sessioni, ha inevitabilmente raccolto i più famosi guru del panorama digitale. In questi frangenti le parole per riuscire a continuare la descrizione diventano povere, misere, inconsistenti, inutili. Vederli tutti riuniti lì è stato...
e subito dopo mi sono detto “ma che cavolo (versione edulcorata della reale espressione usata) si fa a un ritrovo di guru?”

Foto: la tavolata dei Guru. Vederli tutti riuniti lì è...



Velocità di boot

È risaputo: non c'è appassionato che non smanetti sul proprio PC per avere un sistema che faccia il boot nel minor tempo possibile. Qualche secondo guadagnato può trasformasi nell'agognato successo atteso da circa 365 giorni.
Chiunque è disposto a togliere servizi, funzionalità e quant'altro pur di primeggiare in quest'esibizione.

Al mio arrivo, i Notebook erano stesi sul tavolo tra energy drink, caffè ed energy drink, caffè. Tutti con il dito sul tasto di accensione e lo sguardo da killer.
Appena dopo l'accensione, alla schermata di “sistema operativo mancanteTolomeo ha urlato: “boot finito”. Si è aggiudicato la vittoria e il nostro rispetto. È stata una grande lezione, abbiamo capito che, tra tutti i tips & tricks, il non installare alcun sistema operativo risulta essere la soluzione più performante per un computer.

BarbaBarba, si aggiudica il secondo posto con un ambiente ultra light: così minimalista che può usare il notebook unicamente come cornice digitale per il wallpaper. Dopo 165 secondi e aver mangiato i carciofi cucinati sulla griglia da PerTosse, abbiamo visto comparire lo splash screen del window manager sul suo notebook. Nel frattempo abbiamo messo la moka del caffè sul fornello. Bevuto il caffé. Corretto la tazzina con il liquore alla genziana. Preparata un'altra moka. Ed ecco apparire l'agognato wallpaper sul desktop di BarbaBarba che gli fa vincere il secondo posto sui due partecipanti alla competizione. In conferenza stampa, BarbaBarba ha dichiarato che avrebbe potuto far meglio se non fosse stato per un servizio non ben identificato (cups), probabilmente usato da sistemi embedded come per le lavastoviglie, che gli ha rallentato il boot del sistema.

Foto: i carciofi alla brace cucinati da perTosse

Sicurezza

Dopo la velocità, nell'incipit del nerd primeggia la sicurezza del proprio computer. Pertanto, dopo la spossante attesa per vedere tutti i notebook terminare la competizione di velocità, ecco una sessione dove gli invitati sottopongono il proprio PC a dei test di penetrazione da parte degli altri.
Nel frattempo BrrNikita mostra un machete, ma all'unanimità viene bocciato quel tipo di penetration test suite e placcato lui, senza approfondire se l'intento di BrrNikita volesse essere quello.

JeepPass utilizza Ratpoison come window manager e per sbloccare lo schermo preme una sua combinazione segreta di tasti: ctrl+alt+QWERTYUIOP tutti contemporaneamente. Nessuno di noi è riuscito a violare il suo PC, solo lui che ha il 49 di piede.

BarbaBarba, invece, ha creato uno script che gli cambia la password con un algoritmo randomico ogni volta che si accede al suo PC per effettuare il login. Nessuno è riuscito a penetrare il suo computer, nemmeno lui da quando ha installato questo script.

Foto: il "classico"  e user friendly desktop di Ratpoison (...sicuramente più chiaro di Metro)

“Toolkit”: equipaggiamento

Eh, sì, il corredo nella borsa del notebook è indubbiamente una forma per esibire in modo inequivocabile la skill del proprietario. Quindi, è stata allestita un'apposita sessione da red carpet.

JeepPass ha sfilato portando un cavo HDMI con schermatura finemente tessuta in “seta ceramica con ioni d'argento” firmata Richard Ginori.

BarbaBarba ha sfilato fuori il suo notebook da 17”, il rialzo inclinato, l'alimentatore da 3,3 Kw, e, dal kit del suo baule, anche il tavolo Ingartop di IKEA completo di chiavi e istruzioni per il montaggio, oltre a una sedia di legno massello con la seduta in paglia di Vienna... tutto a corredo del suo “portatile”.

Foto: un esempio di mobilità del portatile di BarbaBarba


Non solo PC

Già, un vero nerd non si limita al solo PC, adora smanettare su qualsiasi oggetto che contiene un processore.

BarbaBarba ha voluto mostrare, tramite collegamento SSH, il suo Raspberry Pi lasciato accesso sulla scrivania di casa. Purtroppo ha dovuto rinunciare in quanto non è riuscito a effettuare il login al suo notebook a causa del ferreo script di sicurezza.

JeepPass, invece, ha esibito una piastra cubica (Zotac) con una cover simil vetro ceramica. Sui lati ci sono porte USB, HMDI, Ethernet, 1 x 204-pin SO-DIMM… . Nessuno ha capito l'utilizzo di quelle porte, ma tutti abbiamo chiesto a PerTosse di preparare la moka del caffè da metterci sopra.
Purtroppo il caffè non è venuto e le cause possono essere solo due: o la moka non era adatta a un fornello elettrico a induzione, oppure quella piastra non è un fornelletto elettrico. Al prossimo DSS dissolveranno questo dubbio.
Foto: la "piastra" della Zotac con cui non siamo riusciti a fare il caffè


Hacker in azione

Come qualsiasi evento cult di questo tipo, non è mancata una sessione per le esibizioni hacker dei partecipanti.

Tolomeo ci ha sorpreso "craccando" con estrema facilità la licenza di Linux: ha distribuito ai presenti i binari del kernel ricompilati da lui senza rilasciare i sorgenti.

BrrNikita, invece, ha craccato una bottiglia di Barbera rimuovendo l'etichetta originale e incollando, al suo posto, un'altra con il logo di Debian.
Tutti gli altri, invece, si sono limitati a violare la bottiglia di vino sfruttando una falla nota nel tappo (con un trojan "cavatappi" si stappa).

Foto: il vino "craccato" da BrrNikita


Conclusione

Non crederete che quello che ho scritto fin qui corrisponda alla realtà? Escludendo gli aneddoti più coloriti, che sono ovviamente veri (neanche con la più fervida immaginazione avrei potuto pensare simili cose), l'intero articolo è frutto di luoghi comuni, di cui Internet ne è il più grande divulgatore, che nei 250 km di viaggio ho mesciuto assieme ai dubbi e alla musica degli The Offspring per togliermi quel velo di granitica maturità sedimentata dalla quotidianità e inadatto a un incontro tra nerd, geek, dork.
La catarsi del viaggio ha edificato in me l'evento e le persone prima che io ci arrivassi. La curiosità o smania di dare una forma, concretizzare ed etichettare un qualcosa che finora era relegato a un mondo parallelo e virtuale è insensata quanto lo sono i luoghi comuni. Perché non c'è niente di più concreto, benché inconsistente e privo di forma ed etichetta, quanto l'empatia nell'amicizia.
Una stretta di mano e una risata valgono tutti i chilometri di strada. Non c'è bit che possa competere.

Foto: il DSS 2013 raccontato a strisce

“Ma che cavolo (versione edulcorata della reale espressione usata) si fa a un ritrovo di nerd?” Beh, in un prossimo non definito evento otterrò una risposta a questo mio dubbio, nel frattempo ho dissolto l'altro mio quesito: Nerd? No, non ancora, per adesso sono solo uno sfigatto!



 Foto: il guru delle API se ne va in Vespa... arrivederci al prossimo DSS

 

Note

1 l'evento, non ufficiale, è stato organizzato da appassionati della distro GNU/Linux Debian de
lla comunità Debianizzati

2 sfigatto è quel gatto nero che quando attraversa la strada tutti si toccano gli zebedei.
3 i codename dei rilasci di Ubuntu Linux hanno la caratteristica di assumere nomi di strani animali

6 commenti:

  1. barbabarba è già pronto per la prossima sfida al boot più veloce.
    Ha rimosso cups ma ha aggiunto exim4.

    per il resto questa è una relazione attesa da molti, che volendo potranno partecipare al prossimo DSS , sempre che ci siano ancora posti letto.

    PS. Una stretta di mano e una risata valgono tutti i chilometri di strada. Non c'è bit che possa competere.

    anonimo MC

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  2. Certo che una mail con in allegato un bicchiere di vino avreste pure potuto inviarmela...
    I nerd lo sanno fare, no?

    anonimo pmate

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    1. Certo che lo sanno fare!!! Ma quando abbiamo provato a fare l'attachment, versando il vino nella porta USB, il PC si è stranamente spento.

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  3. Ah ok, bug noto.
    Avreste dovuto ricompilare l'enokernel ma scommetto che le patch le avevate già ingurgitate tutte.

    anonimo pmate

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  4. Dall'orario dei commenti più che anonimi si pare insonni

    Dato che conservo ancora la bottiglia, per il prossimo ritrovo la farò trovare rabboccata.

    anonimo MC

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  5. È stato una giornata fantastica.

    Spero di poter partecipare anche al prossimo !
    Magari vengo un pochetto più preparato e mi faccio firmare la mia chiave da voi altri nerd :P

    G

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